Costruire un modello per l’interpretazione dei dati a disposizione della Pubblica Amministrazione. Questo l’obiettivo dello strumento SemplicePA, nato da un lungo percorso collaborativo, che ha visto coinvolti, tra gli altri, 01S, il Laboratorio di Linguistica dell’Università di Pisa e diverse amministrazioni locali, avviando una sperimentazione che è stata in grado di portare, il 20 marzo, alcuni risultati concreti e testimonianze degli amministratori locali che hanno usato lo strumento di SemplicePA a seconda delle differenti esigenze delle amministrazioni.
Mi hanno coinvolto come reporter dell’evento al quale sono andato volentieri, visto il tema vicino ai miei interessi. Durante l’incontro si sono affiancate diverse realtà, dal comune di Firenze a quello di Città di Castello, come anche il comune di San Sepolcro che hanno testato SemplicePA per diversi scopi: dalla valutazione delle performance del complesso delle attività portate avanti dall’ente (andando quindi oltre le sole prestazioni finanziarie) all’analisi del sentiment sui social network e nelle rassegne stampa.
L’opinione unanime è quella di una piattaforma potenzialmente in grado di offrire un grande sostegno soprattutto adesso, nell’era dei big data, all’interpretazione della realtà complessa che ci circonda, online e non. Giuseppe Rossi, del Comune di Città di Castello, durante l’evento (tenutosi a Firenze in una sala bellissima, vedi immagine) ha infatti concentrato il suo intervento sull’utilità dei dati raccolti e interpretati come uno dei principali vettori che facilitano il processo decisionale. Capire cosa succede intorno a noi attraverso i dati, per analizzare, interpretare e agevolare le politiche pubbliche. Lo stesso Rossi lascia intendere che prendere decisioni in base ai dati non è un processo nuovo all’interno della P.A.; diventa nuovo quando però ci si fa affiancare da sistemi in grado di metabolizzare la mole di dati che sono di proprietà dell’amministrazione.
Roberto Battistelli di 01S, a chiusura dell’evento, ha parlato di una sfida con la tecnologia ormai vinta grazie a strumenti come SemplicePA: sta ora alle Pubbliche Amministrazioni e alla politica utilizzare piattaforme come queste ed impegnarsi nella definizione di standard che consentano di semplificare i flussi di informazioni che caratterizzano la vita delle P.A.. Un modello comune quindi da usare per tutti, in grado di aiutare le amministrazioni e agevolare il rapporto con le imprese.
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