Almeno nella percezione delle persone, ma sembra proprio così. Lo dimostra una ricerca di Pew Internet, elaborata negli Usa: le amministrazioni che rendono disponibili i documenti e le informazioni condividendoli con i cittadini anche nei social media godono di una valutazione, riferita alla governo della città, migliore.
Non solo, ma più l’Amministrazione Pubblica apre i suoi processi interni verso il pubblico, migliore è la sensazione di “empowerment”, di consapevolezza e di acquisto di fiducia nelle decisioni in merito alle politiche locali (nel caso dello studio di Pew Internet) dei cittadini.
Insomma social networking, open government e open data aiutano i cittadini a comprendere meglio le dinamiche dell’Amministrazione e veicolano una immagine positiva di quest’ultima.
Oltre alle belle (e importanti) azioni pubbliche però, rendendo disponibili e liberamente accessibili i dati si possono creare importanti occasioni per l’offerta di servizi anche privati.
Per esempio a Portland l’amministrazione ha diffuso i dati relativi al traffico degli autobus e dei mezzi pubblici, questi sono stati inseriti in google transit (la piattaforma di google dedicata alla pianificazione dei viaggi tramite mezzi pubblici) generando un servizio accessorio all’utente che ci ha guadagnato.
Come suggerisce O’Reilly, pensate se un’amministrazione dotasse i propri mezzi di Gps: si potrebbe sapere con precisione la posizione del mezzo e il tempo esatto (intoppi compresi) entro il quale il bus, il tram, la metro arriveranno a destinazione.
Prendete questo esempio e allargatelo fornendo i dati pubblici a terze parti: quali e quanti scenari di business vi vengono in mente?
Di open government e open data si parlerà mercoledì 23 marzo 2011 a Siena durante i seminari gratuiti “Compu-tec“. Per chi è interessato è un appuntamento da non perdere.