Alcuni appunti, se vogliamo proposte o ancora meglio consigli dettati dall’esperienza, dal buon senso e da sano pragmatismo.
Sei un’azienda, o un’organizzazione complessa? Bene allora
Lascia gestire i Social Media a una persona competente
Per carità, va bene anche un’agenzia, uno studio di liberi professionisti, ma l’importante è che a gestire i tuoi canali sia qualcuno che lo faccia di professione. Suggerirei quindi di spendere più tempo a cercare la persona, o l’agenzia, giusta invece che mettere le mani in prima persona su questi canali.
Questo per due ordine di motivi molto pratici. Primo: a meno che tu non sia un libero professionista, sarai anche troppo impegnato con la tua azienda, organizzazione, per poter gestire anche i social.
Il secondo è che i social media funzionano h24, sette giorni su sette.
Ora non è che devi avere una persona sempre lì davanti allo schermo per tutto quel tempo, ma se sa fare il suo lavoro quella persona saprà come gestire al meglio il flusso di comunicazione.
Usa gli strumenti adatti
Ho sperimentato in prima persona che un solo aggiornamento al giorno non è abbastanza. Ovviamente non c’è un numero magico, dipende dal pubblico di riferimento, ma insomma con un post al giorno non vi vede nessuno.
Per mantenere un alto tasso di pubblicazione ci sono diversi strumenti che aiutano a recuperare informazioni, programmare i post e gestire le interazioni. Qui posso citare Hootsuite, Tweetdeck, ma online è pieno di elenchi completi.
Rispondi sempre, se possibile
Sia Facebook che Twitter (da non molto peraltro) hanno messo a disposizione delle loro piattaforme un sistema di gestione dei messaggi diretti che facilita non poco il lavoro del Community Manager: gestire una comunità, rispondere ai messaggi non è facilissimo.
Ci possono essere gli stessi messaggi ogni giorno, hai quindi bisogno di impostare una risposta già fatta da usare al momento giusto, o magari un BOT. Ci possono essere una quantità di messaggi incredibili, ci possono anche essere messaggi alle tre di notte.
I numeri contano, ma non sono tutto
Seguo con interesse gli interventi di Gary Vaynerchuk, uno mi ha colpito, quando ha detto, proprio all’inizio del suo intervento:
“Not all the impressions are equal”
Parlava delle visualizzazioni di una pubblicità fatta tramite pop-up su smartphone e, oltre all’odio profondo che anche lui ammetteva per questo tipo di pubblicità, raccontava di come alcuni pop-up abbiano la “X” per chiudersi così piccina che con il tuo ditone non puoi non cliccare sulla pubblicità.
Così facendo, dall’altra parte, ci saranno i pubblicitari che brinderanno nel contare quanti click, impressions, ha avuto la loro campagna pubblicitaria. Peccato che noi utenti, vittime di questo sistema, quel brand probabilmente lo odieremo a vita.
Ecco questo per dirti di non fissarti con i numeri e che se vedi qualche rosso qua e là, va valutato l’insieme, ma soprattutto quante persone sei riuscito a coinvolgere: se hai un calo di visualizzazioni dei tuoi post, ma hai venduto tre macchine in più hai da lamentarti? Credo di no.
Cosa NON fare
Non perdere il controllo
Sembra banale, sembra scontato, ma rispondere male, con troppa fretta o usando termini sbagliati, può succedere. Ci si può trovare in quella situazione in cui ci si imbatte per la quarta volta nella stessa domanda della stessa persona e sì, verrebbe da rispondere male.
L’appello ai Social Media Manager e Community Manager è quello però di mantenere la calma, lo so, non è facile, ma calma.
Occhio alle recensioni e soprattutto alle domande
Un po’ come detto sopra: non perdere la calma, ma rispondi alle domande. Anche alle recensioni.
Ringrazia del tempo trovato che chi ha scritto si è dedicato per scriverti un complimento, o per recensire la tua attività (ti ricordo infatti che su Facebook ci sono le recensioni).
Ricordati anche che anche se la domanda te l’ha fatta solo una persona questo non vuol dire che sia inutile rispondere, chissà quanti altri vogliono farti la stessa domanda, ma trovando già risposta non la faranno. Tu risparmierai tempo, fatica e conserverai la calma. Vedi sopra 🙂
Mettici la faccia
C’è chi preferisce mantenere un tono istituzionale e non firmarsi, chi parlare sempre con la prima persona plurale chi prende sempre le distanze. Io consiglio sempre di metterci passione e nome.
D’altronde dall’altra parte abbiamo a che fare con persone e lo so che sembra strano, ma sì siamo persone anche noi.
Photo credits: la foto in evidenza è di “The Muse”