Come lo scorso anno eccoci a dare i buoni, inutili, propositi per i prossimi 365 giorni. Anzi 366 visto che il 2012 sarà bisestile.
Tra comunicazione, buon senso e due risate. Cominciamo.
Complementi a caso. Forza Roma
Visto il troppo successo del piuttosto che di stampo milanese, i romani non hanno voluto essere da meno. Ecco che si sono inventati una nuova forma dialettale per storpiare le regole dell’italiano:
“Ti chiamo a studio”
Evito ogni commento. Dico romani perché la segnalazione mi è arrivata da un romano e ho sentito spesso usare questa espressione proprio da loro.
Il medium è il messaggio
Basta: dichiaro pubblicamente guerra aperta all’uso, abuso e non uso dei social sincronizzati, aggiornati automaticamente tra uno e l’altro.
Non hai ancora capito che facebook si usa diversamente da twitter? Non hai ancora capito che se aggiorni linkedin con i tuoi update personali di twitter i tuoi contatti di lavoro sapranno che hai tirato un gran pacco a lavoro perché ti sei svegliato ancora ubriaco?
O che una battuta via twitter (e dunque linkedin) può generare caos non previsti? Ecco, facci due conti.
Tagga tua sorella
Ma il bello dei social non era che creavano relazioni, aiutavano la comunicazione, facilitavano lo scambio di informazioni uno a uno e un sacco di altre cose belle? Allora perché li tratti come un megafono in piazza?
Bello l’albero di Natale che hai fatto con Paint, mi garba, ma perché mi ci devi taggare su facebook con altre tremila persone che non conosco? Basta. Scrivimi sulla bacheca, o mandami un bel messaggio. Hai troppi contatti, hai paura di dimenticartene? Non ti preoccupare, anche questo fa parte del gioco e siamo amici lo stesso.
E per le PA?
Dopo l’esordio del Censis su facebook (preso come estensione dell’ufficio stampa) e dopo aver letto della sortita dell’Enit francamente ho perso parecchie speranze.
Anche se, nel loro piccolo, il Comune di Capoliveri e altre piccole realtà tirano sù la media.