La tentazione era troppo forte: dovevo parlare di Diaspora.
Ovviamente non si parla di migrazioni di popoli, ma di un nuovo network sociale.
Probabilmente on line dalla fine di questa estate Diaspora è (o meglio sarà) un social network con un funzionamento se vogliamo contrario rispetto a quello di Facebook: con il nuovo social media i dati rimarranno sui nostri computer, non verranno caricati dentro una piattaforma che li gestirà, saremo noi a decidere come quando e a chi mostrarli. Per dirla interpretando le parole degli ideatori manterremo la nostra identità e il controllo dei nostri dati, connettendoci indipendentemente dalle piattaforme in cui stiamo.
Per adesso il funzionamento sembra facile:
“For the less technically inclined, we hope to provide a one-click hosting service like WordPress.com to make creating a seed as easy as possible.
The more technically inclined will be able to host their seeds at home for maximum flexibility, privacy, and security.”
E ce lo spiega anche Maxwell, uno dei fondatori.
Tutti stanchi della gestione della privacy di Facebook o effetto carrozzone, tipico quando si lancia un nuovo social network? (Il link al libro è d’obbligo: l’effetto carrozzone nei social network sites è sottolineato da A. Lovari a pagina 98-99 del volume segnalato). Vedremo.
Intanto aspetto con curiosità l’uscita di questa nuova piattaforma che tra le altre cose è anche un ottimo esempio di quanto la Rete sia collaborativa. Dalle pagine del loro blog ufficiale infatti si chiedeva la donazione di denaro per mandare avanti il progetto.
L’obiettivo era raggiungere quota 1omila dollari entro il primo giugno, ad ora ne hanno raccolti 150mila.