Snapchat e Instagram: la battaglia del real time video

Ho parlato di come usare Snapchat per le aziende, per il tuo business locale. Non sono investimenti grandi, ma, sempre meglio dirlo, devono fare parte di una strategia. Devono cioè essere inseriti in un piano di comunicazione.

Seguendo però le evoluzioni di Snapchat in questi giorni (ho già dato la notizia che sono stati attivati i filtri georeferenziati datata 22 febbraio) ho visto come ci siano state delle piccole guerre a distanza tra Snapchat e Instagram (ma anche Twitter) prima in occasione del Super Bowl, poi per la serata degli Oscar.

Se durante il primo evento ho pensato che fosse un test, con la serata di gran gala di Los Angeles ho avuto la conferma che stavano facendo sul serio.

Così da una parte Snapchat che raccoglie i suoi contributi grazie a una raccolta dedicata nella sezione “Live” e dunque non permanente. Dall’altra Instagram che, durante la giornata e dopo, mi ha mostrato la sua raccolta di contenuti.

Quali sono le differenze, alcune note sull’uso

  • Ho notato che su Snapchat la comunicazione è elaborata più velocemente e, probabilmente, meno professionalmente rispetto Instagram. Mi spiego meglio: sul canale del fantasmino i contenuti erano lavorati con grafiche abbozzate (non totalmente come si vede dalle immagini) e scritte approssimative, come i video che sono “troncati”, perché fanno parte dello strumento e del linguaggio proprio della comunicazione al suo interno.
  • Discorso diverso per Instagram dove sembra esserci una selezione dei contenuti che vanno a comporre la sezione dedicata. In questo caso infatti, dentro la sezione “Search” dell’app, troviamo un piccolo banner grazie al quale cliccando si accede alla raccolta dedicata agli Oscar.
  • I video su Instagram hanno i tempi giusti, non sono troncati e, come ho letto da altre parti, sono più artificiali se vogliamo dire così rispetto al materiale che si trova su Snapchat.
  • Entrambi danno quel senso di “dietro le quinte” grazie a una produzione dei filmati fatta con mezzi non professionali (un cellulare) e probabilmente nessuna post produzione. Oltre che al fatto di avere a disposizione reporter e personaggi importanti che hanno utilizzato i loro account per pubblicare contenuti inediti da dietro le quinte.
  • Gli account ufficiali non sono stati a guardare, ma si sono buttati nella mischia. Negli screenshot si possono vedere gli account degli Oscar, ma anche player importanti come Vanity Fair. Hanno capito che lì è dove stanno gli utenti e lì è dove devono stare.
  • Ho visto anche che diversi sponsor si sono affacciati alle porte del video racconto live di Snapchat: Verizon per esempio ha dedicato diversi spot dentro il racconto dedicato agli Oscar.

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